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Report - Una Settimana sui Mercati - 18.10.2025

Report - Una Settimana sui Mercati - 18.10.2025

Governo e sindacati: scontro sulla Manovra Finanziaria 2026

L’incontro tra il Governo e le organizzazioni sindacali per discutere della legge di bilancio si è concluso con toni duri. Maurizio Landini, segretario della Cgil, ha definito l’incontro "dannoso", criticando la manovra finanziaria da 16 miliardi di euro come insoddisfacente e potenzialmente dannosa per il Paese. La proposta, che verrà discussa in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, prevede un taglio dell’IRPEF per i redditi medi (28.000-50.000 euro), con un risparmio massimo di 440 euro annui per contribuente, e il rinnovo dell’IRES premiale per le imprese che reinvestono in occupazione e innovazione.

Tra le novità, una nuova edizione della “rottamazione” delle cartelle esattoriali, con rateizzazioni fino a 9 anni, e misure per le famiglie, tra cui il congedo parentale retribuito all’80% e detrazioni fiscali. Il pacchetto sanità punta a incrementare gli stanziamenti per il Servizio Sanitario Nazionale di 2,5 miliardi di euro, mentre per la Difesa è previsto uno stanziamento pari allo 0,15% del PIL, pari a 3,3 miliardi di euro.

Le reazioni alla proposta sono state contrastanti, con la Lega che chiede un congelamento selettivo dell’età pensionabile e critiche sull’efficacia delle misure proposte. La manovra rimane al centro del dibattito politico, con attesa per le prossime decisioni del governo.

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Qual è la tua opinione sulla proposta di taglio dell’IRPEF per i redditi medi e sulle altre misure della Manovra Finanziaria 2026?

Pensi che queste iniziative possano davvero aiutare le famiglie e le imprese, o ritieni che siano insufficienti rispetto alle esigenze del Paese?

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Mercato Indice Chiusura Settimana precedente Variazione Americani Dow Jones 45,479.60 46,758.28 −2.73% Americani S&P 500 6,552.51 6,715.79 −2.43% Americani Nasdaq 100 24,221.75 24,785.52 −2.27% Europei FTSE MIB 42,047.50 42,258.11 −0.50% Europei BTP 85.00 84.00 +1.19% Materie prime Oro 4,000.40 3,908.90 +2.34% Materie prime Petrolio 58.90 60.88 −3.25% Materie prime Gas 3.106 3.324 −6.56% Cryptovalute Bitcoin 112,380.2 122,398 −8.18% Cryptovalute Ethereum 3,846.45 4,503.65 −14.59%
/ Conclusione e spunto pratico

La Manovra Finanziaria 2026 si presenta come un complesso mosaico di interventi, che spaziano dalla riduzione delle tasse per i redditi medi al sostegno per le imprese e le famiglie, passando per misure sanitarie e pensionistiche. Tuttavia, il dibattito rimane acceso, con forti critiche da parte dei sindacati e divisioni politiche sulle scelte adottate. La sfida per il Governo sarà quella di bilanciare priorità e risorse, cercando di rispondere alle esigenze del Paese senza compromettere la stabilità economica. Il percorso verso l’approvazione definitiva sarà cruciale per valutare l’effettivo impatto di queste misure sulla vita dei cittadini e sul futuro dell’Italia.

Report - Una Settimana sui Mercati - 08.10.2025

Report - Una Settimana sui Mercati - 08.10.2025

Euro Digitale: La rivoluzione dei pagamenti è alle porte

L'euro digitale potrebbe diventare una realtà entro due anni, secondo l'annuncio di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE), che ha accelerato i tempi rispetto alla previsione iniziale del 2029. L'obiettivo non è sostituire il contante, ma offrire un'alternativa europea e competitiva alle piattaforme di pagamento digitali esistenti, spesso straniere e caratterizzate da commissioni elevate. Piero Cipollone, membro del comitato esecutivo della BCE, ha sottolineato che l'euro digitale rappresenterà una versione digitalizzata del contante, garantendo sicurezza, privacy e resilienza nei pagamenti, oltre a rafforzare l'autonomia tecnologica europea.

La BCE ha già firmato accordi quadro con i provider di cinque componenti chiave del progetto, tra cui la modalità di pagamento offline, che permetterà transazioni anche in assenza di connessione internet o energia elettrica. A guidare il progetto sono aziende come la tedesca Giesecke+Devrient e l'italiana Nexi, mentre la realizzazione dell'app e dell'infrastruttura tecnologica è stata affidata alle italiane Almaviva e Fabrick. L'app, pensata per essere intuitiva e semplice, sarà accessibile su smartphone, tablet e smartwatch, offrendo un'esperienza uniforme e sicura a tutti i cittadini dell'UE. Il progetto punta a diffondere capillarmente la nuova valuta e a promuovere l'innovazione nei pagamenti, rafforzando la sovranità europea nel settore digitale.

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Con l’introduzione dell’euro digitale e il suo potenziale per rivoluzionare i pagamenti in Europa, come pensi che questa innovazione possa influenzare il mondo degli investimenti?

Potrebbe aprire nuove opportunità per investire in aziende tecnologiche europee specializzate nei pagamenti digitali, o rappresentare una minaccia per gli attori globali dominanti come Visa e Mastercard?

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Mercato Indice Chiusura Settimana precedente Variazione Americani Dow Jones 46,758.28 46,247.29 +1,10% Americani S&P 500 6,715.79 6,643.70 +1,09% Americani Nasdaq 100 24,785.52 24,503.85 +1,15% Europei FTSE MIB 42,258.11 42,646.23 −0,91% Europei BTP 84.00 86.50 −2,89% Materie prime Oro 3,908.90 3,793.90 +3,03% Materie prime Petrolio 60.88 65.72 −7,37% Materie prime Gas 3.324 2.835 +17,25% Crypto Bitcoin 122,398 109,662.20 +11,62% Crypto Ethereum 4,503.65 4,032.29 +11,69%
/ Conclusione e spunto pratico

L’euro digitale non è solo un’innovazione tecnologica, ma una sfida strategica per il futuro dell’Europa nel panorama dei pagamenti globali. Gli investitori hanno l’opportunità di anticipare questo cambiamento, valutando attentamente le aziende europee coinvolte nello sviluppo delle infrastrutture e delle tecnologie legate alla nuova valuta. Allo stesso tempo, è essenziale monitorare l’impatto sui dominanti globali come Visa e Mastercard, che potrebbero essere costretti a rivedere le loro strategie per mantenere la competitività.

*** Il presente testo ha carattere puramente informativo e non costituisce in alcun modo una sollecitazione all'investimento né una raccomandazione di carattere finanziario. Le strategie citate sono esempi teorici e non tengono conto del profilo di rischio individuale. Prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria, è necessario rivolgersi a professionisti abilitati per una consulenza personalizzata che tenga conto della propria situazione patrimoniale, degli obiettivi di investimento e della propensione al rischio. ***

Report - Una Settimana sui Mercati - 27.09.2025

Report - Una Settimana sui Mercati - 27.09.2025

Wall Street verso una rivoluzione: La SEC valuta il passaggio dalla rendicontazione trimestrale a quella semestrale

Wall Street potrebbe essere alla vigilia di una significativa trasformazione nel modo in cui le aziende comunicano i propri risultati finanziari. La Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente di vigilanza sulla borsa americana, sta valutando una proposta che eliminerebbe l’obbligo delle rendicontazioni trimestrali a favore di una cadenza semestrale. Questa idea, inizialmente suggerita dall’ex presidente Donald Trump in un post su Truth Social, è stata accolta favorevolmente da Paul Atkins, un alto dirigente della SEC, che ha dichiarato: “In linea di principio, penso che proporre un cambiamento alle nostre regole attuali sarebbe un buon modo per procedere”.

La proposta mira a ridurre la pressione sulle aziende, consentendo ai manager di concentrarsi su strategie a lungo termine anziché essere costretti a soddisfare analisti e investitori ogni tre mesi. Secondo Trump, questa modifica permetterebbe alle imprese di risparmiare risorse e dedicarsi alla corretta gestione aziendale. Se approvata, la decisione finale sulla frequenza delle rendicontazioni spetterebbe alle singole società, che potranno scegliere se mantenere la cadenza trimestrale o passare a quella semestrale.

Tuttavia, non mancano le critiche. La principale preoccupazione riguarda una potenziale diminuzione della trasparenza per gli investitori, specialmente i piccoli risparmiatori. Marc Fandetti, strategist di Armstrong Advisory Group, ha sottolineato che una ridotta frequenza delle rendicontazioni potrebbe rendere più difficile valutare lo stato di salute di un’azienda e portare a una ridotta efficienza del mercato.

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Con il potenziale passaggio dalla rendicontazione trimestrale a quella semestrale, come cambierebbe il tuo approccio agli investimenti?

Ritieni che avere meno informazioni finanziarie aggiornate possa mettere a rischio la tua capacità di prendere decisioni informate, oppure credi che questa modifica possa favorire una maggiore stabilità e visione a lungo termine nei mercati?

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Mercato Indice Chiusura Settimana precedente Variazione Americani Dow Jones 46,315.27 45,834.22 +1,05% Americani S&P 500 6,664.36 6,584.29 +1,22% Americani Nasdaq 100 24,626.25 24,092.19 +2,22% Europei FTSE MIB 42,312.28 42,566.41 −0,60% Europei BTP 82.00 83.00 −1,20% Materie prime Oro 3,705.80 3,686.40 +0,53% Materie prime Petrolio 62.68 62.69 −0,02% Materie prime Gas 2.888 2.941 −1,80% Crypto Bitcoin 115,642.1 115,898.1 −0,22% Crypto Ethereum 4,471.31 4,710.85 −5,08%
/ Conclusione e spunto pratico

È interessante notare che questa non è la prima volta che la questione viene sollevata. Durante il suo primo mandato, Trump aveva già chiesto alla SEC di studiare la possibilità di modificare la frequenza delle rendicontazioni. Un precedente studio condotto dall’ex presidente della SEC, Jay Clayton, aveva concluso che i requisiti trimestrali garantivano una maggiore trasparenza e un minor costo del capitale per le aziende, ma ammetteva anche che incoraggiavano una “mentalità a breve termine”.

La discussione è ancora aperta e rimane da vedere se la ricerca di una maggiore efficienza e visione strategica per le aziende prevarrà sulla necessità di massima trasparenza per gli investitori. La SEC si prepara a dare una risposta che potrebbe cambiare il volto di Wall Street.

*** Il presente testo ha carattere puramente informativo e non costituisce in alcun modo una sollecitazione all'investimento né una raccomandazione di carattere finanziario. Le strategie citate sono esempi teorici e non tengono conto del profilo di rischio individuale. Prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria, è necessario rivolgersi a professionisti abilitati per una consulenza personalizzata che tenga conto della propria situazione patrimoniale, degli obiettivi di investimento e della propensione al rischio. ***

Report - Una Settimana sui Mercati - 17.09.2025

Report - Una Settimana sui Mercati - 17.09.2025

Dalla Nato all’Ue: tensioni inasprite lungo il fianco orientale e nuove misure contro Mosca

L’Alleanza Atlantica ha ufficialmente lanciato l’operazione Eastern Sentry per rafforzare il proprio impegno sul fianco orientale in risposta alle continue violazioni dello spazio aereo, tra cui l’intrusione di droni russi sul territorio polacco del 10 settembre. Sotto la direzione del Comando Alleato per le Operazioni (ACO) e con lo SHAPE come quartier generale militare, Danimarca, Francia, Germania e Regno Unito garantiranno capacità aeree e navali – dai F-16 e una fregata antiaerea danesi ai Rafale e agli Eurofighter di Parigi e Berlino – integrando nuovi sensori anti-drone e sistemi per l’intercettazione e l’abbattimento dei velivoli ostili.

Parallelamente, il Coreper dei Ventisette ha approvato il rinnovo semestrale, senza alcuna deroga, delle sanzioni individuali alla Russia, mentre l’Unione europea, rappresentata al G7 dal commissario Dombrovskis, ha ribadito l’unità nel potenziare misure economiche, commerciali e l’utilizzo dei beni congelati di Mosca per sostenere Kiev, in linea con le proposte di Ursula von der Leyen.

Sul fronte diplomatico e militare, l’ex presidente Donald Trump ha avvertito che la pazienza degli Stati Uniti nei confronti di Vladimir Putin “sta per esaurirsi”, annunciando possibili nuovi pacchetti di sanzioni contro banche, petrolio e con dazi punitivi, pur rivendicando di aver già colpito Mosca attraverso restrizioni sull’acquisto di greggio russo da parte di altri Paesi.

Intanto fonti russe hanno confermato l’attacco di droni ucraini al terminal petrolifero di Primorsk, nella regione di Leningrado, con incendi su una nave e un impianto di pompaggio, mentre il ministero della Difesa russo ha reso noto di aver neutralizzato 28 mezzi aerei senza pilota. A rincarare i toni, la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova ha sostenuto che solo Regno Unito, Francia e Paesi baltici siano disposti a inviare truppe in Ucraina, giudicando inefficace il summit della cosiddetta “Coalizione dei volenterosi”.

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In che modo il dispiegamento di forze NATO lungo il fianco orientale e il nuovo ciclo di sanzioni Ue contro la Russia potrebbero influenzare i titoli delle società della difesa e le aziende attive nel settore energetico?

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Mercato Indice Chiusura Settimana precedente Variazione Americani Dow Jones 45,834.22 45,400.86 +0.95% Americani S&P 500 6,584.29 6,481.50 +1.59% Americani Nasdaq 100 24,092.19 23,633.01 +1.94% Europei FTSE MIB 42,566.41 41,607.81 +2.30% Europei BTP 83.00 87.09 -4.70% Materie prime Oro 3,686.40 3,653.30 +0.91% Materie prime Petrolio 62.69 61.87 +1.33% Materie prime Gas 2.941 3.048 -3.51% Cryptovalute Bitcoin 115,898.10 110,652.20 +4.74% Cryptovalute Ethereum 4,710.85 4,306.39 +9.39%
/ Conclusione e spunto pratico

In un contesto in cui la tensione geopolitica si traduce tanto in esercitazioni militari sui confini orientali della NATO quanto in nuove misure restrittive dell’Unione europea nei confronti di Mosca, gli osservatori dei mercati finanziari sono chiamati a valutare con attenzione gli effetti di breve e medio termine su due settori chiave. Le maggiori commesse per la difesa, per effetto del potenziamento delle capacità aeree e navali, potrebbero alimentare il rialzo delle quotazioni delle aziende specializzate in sistemi d’arma e tecnologie anti-drone. Al tempo stesso, l’aggravarsi delle sanzioni sul petrolio e sul gas russo rende cruciale il posizionamento strategico dei player energetici, con possibili opportunità per chi saprà intercettare i flussi sostitutivi e per chi investe in fonti alternative. In definitiva, la combinazione di deterrenza militare rafforzata e pressione economica su Mosca contorna un quadro di mercato che, seppur incerto, offre chiavi di lettura interessanti per un portafoglio diversificato e vigilante.

*** Il presente testo ha carattere puramente informativo e non costituisce in alcun modo una sollecitazione all'investimento né una raccomandazione di carattere finanziario. Le strategie citate sono esempi teorici e non tengono conto del profilo di rischio individuale. Prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria, è necessario rivolgersi a professionisti abilitati per una consulenza personalizzata che tenga conto della propria situazione patrimoniale, degli obiettivi di investimento e della propensione al rischio. ***

Report - Una Settimana sui Mercati - 08.08.2025

Report - Una Settimana sui Mercati - 08.08.2025

Banche UE resilienti allo stress test 2025: l’Italia fra le più solide

Secondo l’Autorità bancaria europea (EBA), il sistema creditizio dell’Unione reggerebbe anche un “forte deterioramento macro-finanziario globale”. Sottoposte a simulazioni su 64 banche pari al 75% degli attivi totali, le perdite aggregate previste toccano i 547 miliardi di euro e determinano un calo del Common Equity Tier 1 (CET1) di 370 punti base, dal 15,8% di inizio esercizio al 12,1% alla fine del 2027. Nonostante questo, l’EBA conferma che i buffer patrimoniali rimarrebbero “ampi” e compatibili con il sostegno all’economia reale.

Le banche italiane si distinguono per la tenuta del capitale: con un assorbimento medio di circa 150 punti base, sono seconde solo a Portogallo (meno di 50 pb) e Svezia (sotto quota 100), mentre Francia e Germania sorpassano i 350–400 pb di perdita di CET1. Nel dettaglio, Grecia, Polonia, Ungheria e Norvegia presentano anch’esse valori di assorbimento relativamente contenuti, attorno ai 100–120 pb.

Lo scenario avverso rasterizza una recessione simultanea in UE e nel resto dei Paesi avanzati, innescata dall’escalation geopolitica in Medio Oriente e da un’ondata protezionistica con nuovi dazi. Pur con alcuni segnali già verificatisi – dal ritorno dei dazi USA a tensioni crescenti in aree chiave – l’economia mondiale ha mostrato finora una resilienza superiore alle previsioni, rendendo questo stress test tanto severo quanto rilevante.

Nel triennio 2025–2027, 17 istituti scenderanno al di sotto del “MDA trigger” sul Massimo Ammontare Distribuibile, dovendo limitare la distribuzione di dividendi per ricostituire i buffer. Una singola banca rischia, inoltre, di infrangere il leverage ratio SREP Tier 1, ponendo l’emergenza di un intervento rapido per riallinearsi al requisito.

Parallelamente, la Banca centrale europea ha esteso il test a 96 banche, comprese 45 di media dimensione: le perdite complessive stimate sono pari a 628 miliardi di euro, con un calo del CET1 dal 16% al 12%. Sebbene superiore ai 548 miliardi del 2023, la riduzione di capitale risulta più contenuta grazie alla maggiore redditività ottenuta in un contesto di tassi elevati e qualità degli attivi stabile.

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Alla luce dei risultati dello stress test 2025 dell’EBA, quanto ritenete efficace la stretta sui dividendi per garantire la solidità patrimoniale delle banche e sostenere al contempo la ripresa economica?

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Mercato Indice Chiusura Settimana precedente Variazione Americani Dow Jones 43.588,58 44.901,92 −2,93% Americani S&P 500 6.238,01 6.388,64 −2,36% Americani Nasdaq 100 22.763,31 23.272,25 −2,19% Europei FTSE MIB 39.942,82 40.726,26 −1,92% Europei BTP 86,00 87,00 −1,15% Materie prime Oro 3.413,80 3.335,60 +2,35% Materie prime Petrolio 67,33 65,16 +3,33% Materie prime Gas 3,083 3,110 −0,87% Crypto Bitcoin 113.791,5 118.068,4 −3,62% Crypto Ethereum 3.472,88 3.775,04 −8,00%
/ Conclusione e spunto pratico

Nonostante la robustezza emersa dai test, la vera sfida per le banche europee sarà mantenere un equilibrio tra prudenza patrimoniale e capacità di finanziare la ripresa in un contesto di tassi incerti e tensioni geopolitiche. Nei prossimi mesi gli istituti dovranno dimostrare che i buffer di capitale non solo resistono allo stress simulato, ma si traducono in un sostegno concreto alle imprese e alle famiglie. Le prossime decisioni di politica monetaria e le trimestrali saranno l’ago della bilancia per confermare se il sistema bancario dell’eurozona potrà davvero trasformare questa resilienza in crescita sostenibile.

*** Il presente testo ha carattere puramente informativo e non costituisce in alcun modo una sollecitazione all'investimento né una raccomandazione di carattere finanziario. Le strategie citate sono esempi teorici e non tengono conto del profilo di rischio individuale. Prima di effettuare qualsiasi operazione finanziaria, è necessario rivolgersi a professionisti abilitati per una consulenza personalizzata che tenga conto della propria situazione patrimoniale, degli obiettivi di investimento e della propensione al rischio. ***