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Report - Una Settimana sui Mercati - 26.03.2024

Report - Una Settimana sui Mercati - 26.03.2024

La Svizzera sorprende: Taglio dei tassi e prospettive di inflazione al ribasso

In una mossa inaspettata, la Swiss National Bank (SNB) ha annunciato un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso principale al 1,5%. Questa decisione, che ha sorpreso gli esperti e anticipato le azioni della BCE e della Fed, è stata motivata da previsioni di inflazione sostenibilmente sotto il 2% per i prossimi anni. La SNB ha attribuito l’efficacia della sua politica monetaria degli ultimi due anni e mezzo come la causa principale di questo ambiente inflazionistico contenuto. Nonostante le aspettative di un Pil svizzero modesto, la banca centrale ha anche rivisto al ribasso le sue stime sull’inflazione per il 2024 e il 2025, segnalando un clima di stabilità dei prezzi e una politica monetaria più accomodante in futuro. Per l’anno in corso le previsioni sono di un tasso di inflazione che, in media, si attesterà all’1,4%, registrando un importante ribasso rispetto all’1,9% atteso nel mese di dicembre, e all’1,2% nel 2025, in notevole calo rispetto all’1,6% precedentemente previsto. Per il 2026, la banca centrale stima un ulteriore indebolimento del tasso di inflazione, fino all’1,1%.

Ripresa Economica dell’Eurozona: Tra Consumi Deboli e Ottimismo per il 2024

La crescita economica dell’Eurozona è prevista riprendere nel 2024, guidata da un incremento del reddito che favorirà i consumi privati, in un contesto di inflazione in calo e salari in aumento. Sebbene il Pil sia rimasto stagnante alla fine del 2023, la Banca Centrale Europea (BCE) prevede una ripresa ciclica sostenuta da investimenti e una politica monetaria meno restrittiva. Nel breve termine, la crescita rimane modesta, ma i segnali di lungo periodo sono incoraggianti. I consumi privati, ancora deboli a causa della sensibilità ai prezzi, dovrebbero migliorare con l’aumento del reddito disponibile. L’occupazione è cresciuta nel quarto trimestre del 2023, nonostante un rallentamento nella domanda di lavoro. Le proiezioni della BCE indicano una crescita del 0,6% nel 2024, con aspettative di ulteriore miglioramento nei due anni successivi. Tuttavia, gli investimenti nel settore edilizio potrebbero rimanere contenuti.

/ MERCATI AMERICANI

Il Dow Jones Industrial Average (DJI) ha chiuso la settimana a quota 39.475,90 punti, chiudendo in rialzo rispetto ai 38.714,77 punti registrati nella settimana precedente.

Medesima situazione per l'indice S&P 500 il quale ha chiuso a 5.234,18 punti, rispetto ai 5.117,09 punti precedenti.

Anche il Nasdaq Composite registra una lieve variazione in rialzo, esso ha chiuso a 16.428,82 punti rispetto ai 15.973,17 punti della settimana precedente.

/ MERCATI EUROPEI

L'indice FTSE MIB rimane sostanzialmente invariato rispetto alla rilevazione precedente, chiudendo la settimana a 34.343,61 punti, rispetto ai 33.940,03 punti della settimana precedente.

Lo Spread BTP Italia-BUND 10 Anni torna a salire dopo aver registrato una importante discesa, chiudendo a quota 133 punti, rispetto ai 127 punti della rilevazione precedente.

/ MATERIE PRIME

L'oro continua la sua salita chiudendo la scorsa settimana a 2.166,50 dollari, rispetto ai 2.150,00 dollari della settimana precedente.

Il petrolio greggio WTI placa la sua salita, chiudendo a 80,82 dollari rispetto ai 81,00 dollari indicati nella settimana precedente.

In ripresa il Natural Gas il quale ha chiuso la scorsa settimana a 1,809 dollari rispetto ai 1,665 dollari della settimana precedente.

/ CRYPTOVALUTE

La criptovaluta Bitcoin al momento della stesura si quota a 65.636,30 dollari , registrando un calo rispetto ai 68.473 dollari della rilevazione precedente.

Correzione anche per la criptovaluta Ethereum, al momento della stesura infatti, si trova a 3.381,03 dollari rispetto ai 3.699,13 dollari della settimana precedente.