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Report - Una Settimana sui Mercati - 23.04.2024

Report - Una Settimana sui Mercati - 23.04.2024

La BCE intensifica la pressione su UniCredit per la riduzione delle attività in Russia

La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente aumentato le sue richieste legali nei confronti di UniCredit spingendo per una rapida e significativa diminuzione delle operazioni della banca italiana in Russia. Questa mossa segue un’azione simile intrapresa contro Raiffeisen Bank International AG con l’obiettivo di allinearsi alle sanzioni UE contro Mosca e mantenere la stabilità finanziaria. Nonostante la mancanza di comunicazioni ufficiali confermate da UniCredit è noto che sia RBI che UniCredit sono tra le banche europee con la maggiore esposizione in Russia. RBI ha già annunciato piani per ridurre drasticamente i prestiti in Russia entro il 2026. La BCE nel suo ruolo di supervisore bancario ha il potere di imporre restrizioni e riduzioni del rischio ai sensi del Regolamento UE n. 1024/2013. Dall’inizio del conflitto in Ucraina la BCE ha monitorato le banche con filiali in Russia segnalando una riduzione complessiva dell’esposizione del 214% e incoraggiando strategie di uscita dal mercato russo. Le misure adottate dalla BCE includono richieste di chiare tabelle di marcia e aggiornamenti regolari sulle strategie di ridimensionamento con la possibilità di sanzioni legali in caso di mancato rispetto delle direttive.

S&P Global Ratings conferma il rating BBB dell’Italia con prospettive stabili

S&P Global Ratings ha avviato la stagione dei rating sul debito italiano confermando il rating tripla B con outlook stabile in linea con le valutazioni autunnali. Il debito pubblico italiano è previsto in aumento di 25 punti percentuali rispetto al PIL nei prossimi due anni dopo una significativa riduzione negli ultimi tre anni.

La crescita economica italiana sebbene non brillante si attesta intorno all’1% annuo e potrebbe trarre vantaggio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ora nella fase di spesa effettiva. In un contesto internazionale incerto e con regole fiscali europee ancora in definizione il Documento di economia e finanza del Governo italiano prevede un piano di rientro del debito su sette anni in linea con la riforma del Patto di Stabilità che sarà discusso a settembre con la Commissione UE. Le prossime valutazioni di rating sono attese per il 26 aprile da Dbrs, il 3 maggio da Fitch e il 31 maggio da Moody’s.

/ MERCATI AMERICANI

Il Dow Jones Industrial Average (DJI) ha chiuso la settimana a quota 37.98640 punti chiudendo in parità rispetto ai 37.98324 punti registrati nella settimana precedente.

In calo l’indice S&P 500 il quale ha chiuso a 4.96723 punti rispetto ai 5.12341 punti precedenti.

Il Nasdaq Composite registra anch’esso un calo rispetto alle rilevazioni della settimana precedente esso ha chiuso infatti a 15.28201 punti rispetto ai 16.17509 punti della settimana precedente.

/ MERCATI EUROPEI

L'indice FTSE MIB chiude in lieve rialzo rispetto alla rilevazione precedente chiudendo la settimana a 33.92216 punti rispetto ai 33.76415 punti della settimana precedente.

Lo Spread BTP Italia-BUND 10 Anni aumenta di 1 punto rispetto alla rilevazione precedente passando dai 139 punti ai 140 punti.

/ MATERIE PRIME

L'oro continua la sua salita chiudendo la scorsa settimana a 2.40670 dollari rispetto ai 2.36020 dollari della settimana precedente.

Il petrolio greggio WTI registra una ulteriore discesa chiudendo a 8222 dollari rispetto ai 8545 dollari indicati nella settimana precedente.

In ripresa invece il Natural Gas il quale ha chiuso la scorsa settimana a quota 1988 dollari rispetto ai 1773 dollari della settimana precedente.

/ CRYPTOVALUTE

Per quanto riguarda la criptovaluta Bitcoin è stato ufficialmente completato il tanto atteso (e per alcuni temuto) Halving il quale ha portato al dimezzamento del Bitcoin di ricompensa per i miners al momento della stesura si quota a 64.96910 dollari registrando una timida ripresa rispetto ai 64.29950 dollari della rilevazione precedente.

Medesima situazione per la criptovaluta Ethereum al momento della stesura infatti si trova a 3.17279 dollari rispetto ai 3.08493 dollari della settimana precedente.