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Report - Una Settimana sui Mercati - 11.04.2024

Report - Una Settimana sui Mercati - 11.04.2024

Pressione fiscale in aumento e potere d’acquisto in calo: Panorama economico italiano nel 2023

Nel 2023 l’Italia ha affrontato sfide economiche significative. La pressione fiscale è salita al 503% un aumento di 12 punti percentuali rispetto al 2022. Contemporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito dello 05% nonostante un aumento del reddito disponibile del 47%.

Questo ha portato a una crescita del 65% nella spesa per consumi finali riducendo la propensione al risparmio al suo valore più basso dal 1995. Il tasso di investimento delle famiglie è sceso al 9% mentre il tasso di profitto delle società non finanziarie è sceso al 448%.

Nonostante queste sfide il quarto trimestre ha visto un miglioramento con un aumento della propensione al risparmio delle famiglie e un indebitamento in miglioramento per le amministrazioni pubbliche.

Pnrr 2024: Italia seconda nell’attuazione ma le imprese incontrano difficoltà nei bandi

Secondo l’Osservatorio di The European House - Ambrosetti l’Italia è al secondo posto nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) con il 2024 identificato come l’anno chiave. Nonostante sia al primo posto per la dotazione ricevuta con 1025 miliardi di euro pari al 54% del totale e sia uno dei due soli Paesi insieme al Portogallo ad aver ottenuto la quarta rata l’Italia ha riscontrato criticità. In particolare le imprese hanno avuto difficoltà nell’accesso ai bandi. Con 113 obiettivi da raggiungere il Pnrr italiano prevede uno sprint finale nella fase di realizzazione delle opere. Tuttavia il 77% delle aziende ha dichiarato di aver avuto difficoltà a partecipare ai bandi Pnrr citando la complessità di interpretazione e lo scarso dialogo con il soggetto appaltante come ostacoli principali. Questi dati evidenziano le sfide che le imprese italiane devono affrontare nel contesto del Pnrr. Nonostante queste difficoltà l’Italia rimane in una posizione forte nell’attuazione del Pnrr seconda solo alla Francia. Tuttavia il successo finale del Pnrr dipenderà dalla capacità delle imprese italiane di superare queste sfide e sfruttare appieno le opportunità offerte dal Pnrr.

/ MERCATI AMERICANI

Cambio di andamento nei mercati americani: il Dow Jones Industrial Average (DJI) ha infatti chiuso la settimana a quota 38.904,04 punti, chiudendo in ribasso rispetto ai 39.807,37 punti registrati nella settimana precedente.

Medesima situazione per l'indice S&P 500, il quale ha chiuso a 5.204,34 punti rispetto ai 5.254,35 punti precedenti.

Il Nasdaq Composite registra una sostanziale parità rispetto ai dati precedenti, esso ha chiuso infatti a 16.248,52 punti rispetto ai 16.379,46 punti della settimana precedente.

/ MERCATI EUROPEI

L'indice FTSE MIB chiude in calo rispetto alla rilevazione precedente, chiudendo la settimana a 34.750,35 punti rispetto ai 34.750,35 punti della settimana precedente.

Lo Spread BTP Italia-BUND 10 Anni chiude nuovamente in rialzo a quota 141 punti rispetto ai 139 punti della rilevazione precedente.

/ MATERIE PRIME

L'oro raggiunge nuovi massimi, chiudendo la scorsa settimana a 2.349,10 dollari rispetto ai 2.254,80 dollari della settimana precedente.

Il petrolio greggio WTI continua la sua salita, chiudendo a 86,73 dollari rispetto ai 83,11 dollari indicati nella settimana precedente.

In ripresa il Natural Gas, il quale ha chiuso la scorsa settimana a 17,85 dollari rispetto ai 17,52 dollari della settimana precedente.

/ CRYPTOVALUTE

Nel mondo cripto, la criptovaluta Bitcoin al momento della stesura si quota a 67.907,40 dollari, registrando un calo rispetto ai 70.002,40 dollari della rilevazione precedente.

In calo anche per la criptovaluta Ethereum, al momento della stesura infatti si trova a 3.337,98 dollari rispetto ai 3.509,77 dollari della settimana precedente.